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John Carpenter, Distretto 13 - Le brigate della morte |
Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 25-06-2002 02:49 |
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ieri sera in televisone a Londra hanno dato District 13...
il film è del 76...credo sia la seconda opera di Carpenter,,, comunque il film più importante dopo l'esordio strepitoso di Drak Star...
la storia è semplice...
un distretto di polizia ormai in procinto di essere abbandonato viene assaltato da una banda di delinquenti. dentro polizia, detuniti e civili si organizzano per respingere l'assalto...
di fatto, per carpenter, la trama è soltanto un pretesto per poter mettere su pellicola determinate pulsioni. in tutto il suo cinema è, infatti, riscontrabile una certa attitudine, non fosse per la dedizione al genere horror (o cosìdetto) che da una marca precisa ad ogni suo film, di dare vita a certi terrori atavici.
la storia di "distretto 13" si sviluppa in meno di 24 ore, dalla mattina dell'ultimo giorno di operatività del distretto alla notte, quasi interamente in interni e negli esterni a ridosso del distretto di polizia.
il film sembra l'addattamento moderno di un "dollaro di onore", l'western di Howard Hawks, per intenderci...
Di sicuro ne riprende i temi e sicuramente ne "esagera" i toni per rappresentare in chiave moderna il senso di claustrofobia e di impotenza.
la personale visione dell'impotenza per carpenter è costruita attraverso l'incapacità dei personaggi di fronteggiare un pericolo irrazionale e continuo.
l'assedianti non hanno un volto, agiscono come degli zombi (quelli di Romero) e sono praticamente infiniti...ma allo stesso tempo sono metodici e attenti...e impossibili da evitare.
carpenter nella prima parte del film architteta in maniera rilasciata il film...l'azione è intorno al distretto di polizia, ed è in questa, interamnete diurna, che si iniziano a introdurre visivamente i personaggi e il luogo...
è già presente una certa predetreminazione, nel senso che le immagini tradiscono un progressivo accumulo di tensione e carpenter lo sottolinea con l'introduzione della musica (di cui è autore).
nel momento stesso in cui la violenza esplode (con l'omicidio terribile di una bambina, che viene uccisa a sangue freddo con una pistolettata alla gola) si fa visibile, e non solo più percepibile, il film si chiude in interno e scende la notte.
l'interno da adesso diventa l'unico punto fisso di questo film e l'esterno non può quindi che essere rilegato nelle soggettive e nelle inquadrature di controcampo dove si mostra ciò che nel campo i personaggi cercano di guardare dalle finestre. (unico strappo alla regola è un tentativo di fuga, per altro fallito, in cui undetenuto ruba una macchina e cerca di scappare e le scene in alternanza della pattuglia di polizia).
il film è teso e preciso, lineare e complesso. non c'è un attimo di tregua. tra regia e montaggio (anche quest'ultimo di carpenter) la storia si articola in maniera esemplare. senza dissolvenze e segni di interpunzione attraverso lo stesso stare con i personaggi chiusi nel distretto.
quando l'assalto comincia carpenter mostra le sue doti. in un fragente narrativo che dovrebbe essere rispecchiato (o che sarebbe rispecchiato, ora) in un crescendo ritmico, di musiche e di frastuoni visivi, carpenter continua con il suo stile gelido preciso e calibrato. efficace e attento e capace di presentarti senza elissi tutto lo spazio di azione dei personaggi all'interno del distretto...
dalle prigioni, agli uffici, all'entrata... ogni personaggio agisce in un luogo che è allo stesso tempo isolato eparte di uno spazio più ampio...che dovrebbe unire e rassicurare con le varie presenze, ma invece tende a far vivere il terrore singolarmente, con gli occhi di ogni personaggio, anche se non con delle soggettive (come invece farà con Halloween) ma attraverso il solito campo e controcampo...
eppure ogni singola scena adattata e costruita per il personaggio viene "mischiata" e alternata da un montaggio sapiente e onnicomprensivo. e carpenter non lascia nulla, non molla mai e dosa al meglio l'azione e il punto di vista dei personaggi attraverso la sua messa in scena innecepibile.
inoltre la scelta di rilegare il "male", il "nemico" nel fuoricampo rende questo film di una tensione tremenda. ciò che viviamo è un accerchiamento continuo ed estuenante, al limite del paranormale, nonostante gli attacchi siano portati da esseri umani. da rilevare che la sensazione di isolamento del distretto è sottolineata non solo dalla mancanza di linea telefonica, ma anche dalla metodicità degli assaltatori di ripulire prontamente la scena del delitto di ogni evidenza di un attacco...
in questo carpenter, comunque, vuole rendere omaggio al suo amico e compagno Romero e in particolare a "la notte dei morti viventi".
un film stupendo ed esemplare.
imperdibile e da studiare ogni giorno.
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Hei ciao! Sei offeso?
No, sono morto. Sono vivo. E' notte, è giorno. Italia-Australia. Ovvio no?
[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 25-06-2002 alle 03:07 ] |
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Doom79
Reg.: 23 Giu 2002 Messaggi: 54 Da: Merano (BZ)
| Inviato: 25-06-2002 10:38 |
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Infatti molti dei suoi film successivi non sono altro che dei remake di DISTRETTO 13 in versione horror o fantascientifica..
_________________ Non guardarmi se vuoi giudicarmi, non parlarmi se vuoi indottrinarmi.. Lasciami solo essere me stesso.. |
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alepleba
Reg.: 05 Ott 2001 Messaggi: 174 Da: zandobbio (BG)
| Inviato: 25-06-2002 10:43 |
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MATTIA INCREDIBILE PER UNA VOLTA SONO COMPLETAMENTE D'ACCORDO CON TE.
E' UNO DEI MIGLIORI FILM DI CARPENTER!
_________________ Lunga e impervia è la via che dalle tenebre porta verso la luce. |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 25-06-2002 12:57 |
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beh tante risposte vedo...
chissà magari ha davvero ragione placid:
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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GREEDO ex "ellepi"
Reg.: 06 Nov 2001 Messaggi: 2768 Da: Milano (MI)
| Inviato: 25-06-2002 12:59 |
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manco a farlo apposta l'ho votato come miglior film di Carpenter!
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 25-06-2002 13:03 |
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Mattia cercherò di rispondere stasera..cmq devi considerare che non siamo a Londra...fa un caldo boia e mettersi al computer non è così divertente come in inverno per cui se c'è un calo lo si deve a questo...io a luglio e agosto penso proprio di fare solo delle visite sporadiche anche perchè spero di andare in vacanza |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 25-06-2002 13:10 |
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ok quilty,,,,
aspetto stasera allora
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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mallory
Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 25-06-2002 13:33 |
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ho questo film in vhs originale....
lo sapevate che anche le musiche sono di Carpenter... |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 25-06-2002 14:07 |
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si mallory,,, c'è scritto infatti,,, e anche il montaggio è suo...anche se firmato con uno pseudonimo
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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mallory
Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 25-06-2002 19:56 |
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quote: In data 2002-06-25 14:07, mattia scrive:
si mallory,,, c'è scritto infatti,,, e anche il montaggio è suo...anche se firmato con uno pseudonimo
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mi era sfuggito...
certo che da te...c'è sempre da imparare.... |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 25-06-2002 21:08 |
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mallory,,,
scherzavo lo sai
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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mallory
Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 25-06-2002 22:08 |
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quote: In data 2002-06-25 21:08, mattia scrive:
mallory,,,
scherzavo lo sai
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che adorabile bastardo... |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 25-06-2002 22:40 |
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pane al pane
o meglio combatti il fuoco col fuoco...
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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mallory
Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 25-06-2002 22:48 |
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quote: In data 2002-06-25 22:40, mattia scrive:
pane al pane
o meglio combatti il fuoco col fuoco...
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preferisco una secchiata d'acqua....magari ti spegni con così poco... |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 27-06-2002 00:52 |
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Vabbè...cosa devo aggiungere...hai detto quasi tutto tu!
Volevo solo sottolineare che la sceneggiatura è ottima, riesce a dare equilibrio a tutti quei fattori che porteranno poi all'assalto al distretto.
I nemici non si vedono, o meglio vediamo i loro corpi, i loro movimenti ma non le facce,quasi mai, e questo crea un'atmosfera quasi surreale, da incubo.
Si combatte contro un nemico invisibile e per questo ancora più temibile.Se Carpenter avesse deciso di mostrare i volti degli assalitori avrebbe tolto quell'alone di mistero e di incubo che invece pervade sia noi che i protagonisti che sbirciano dalle fessure e noi con loro riusciamo a malapena a cogliere i loro movimenti; con l'uso della soggettiva,come hai sottolineato, Carpenter non solo lascia che ci immedesimiamo in loro ma lascia anche a noi qualsiasi pensiero o angoscia su quello che sta succedendo al di fuori del distretto. Se ce lo avesse mostrato avrebbe tolto ogni elemento si suspence.
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
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